Cos’è? E’ un amminoacido essenziale, ovvero essa può essere assunto con gli alimenti, ma non può essere prodotta dall’organismo.
A cosa serve? La fenilalanina è contenuta nella maggior parte delle proteine animali e vegetali, e partecipa alla formazione stessa di queste ultime, come tutti gli altri amminoacidi. Si sono studiati molti effetti benefici della fenilalanina, tra i quali risulta importante la capacità di indurre sazietà. La fenilalanina inoltre è precursore di un altro amminoacido, la tirosina, che partecipa alla sintesi di ormoni tiroidei e molecole a funzione nervosa (catecolamine).
Sindromi da carenza/eccesso: molto rare sono le sintomatologie associate ad una carenza di fenilalanina (che è contenuta in tutti gli alimenti proteici) e queste portano per lo più a debolezza, sonnolenza, edema, apatia e problemi ematici. La fenilchetonuria, al contrario è una patologia associata ad un accumulo della fenilalanina, che, non riuscendosi a convertire in tirosina, crea disfunzioni tiroidee, nervose e di pigmentazione (è ridotta la sintesi di melanina). Quando si manifesta tra l’età neonatale e l’adolescenza, inoltre, si possono verificare ritardi della crescita.
Dove si trova? Le principali fonti di fenilalanina sono tutti gli alimenti ricchi in proteine (carne, pesce, uova), ma anche nell’aspartame.