Cos’è? L’acido folico è una vitamina (B9) che non viene prodotta dal nostro organismo e deve essere quindi, necessariamente, assunta col cibo.
A cosa serve? Svolge principalmente due funzioni: biosintesi di purine e pirimidine (che costituiscono il DNA), e biosintesi di metionina. Quest’ultimo aspetto è di particolare interesse in quanto per produrre la metionina il nostro organismo consuma omocisteina (predisponente per le malattie cardiovascolari).
Fabbisogno giornaliero: Nell’uomo adulto si consiglia un’assunzione giornaliera di 0,2 mg di acido folico, che arriva e 0,4 mg in gravidanza e 0,2 mg nel periodo dell’allattamento. Queste dosi sono da aumentare in caso di malattie, alcolismo ed assunzione di farmaci antitumorali.
Sindromi da carenza Un’assunzione insufficiente di acido folico crea alterazioni ematologiche, con conseguente anemia. Se lo stato di inadeguato apporto con la dieta è prolungato si possono verificare alterazioni delle funzioni del midollo osseo. E’ raccomandato un incremento di acido folico in gravidanza in quanto una carenza potrebbe compromettere il regolare sviluppo nervoso dei neonati.
Dove si trova? L’acido folico è presente soprattutto nei vegetali a foglia, nel fegato, nelle uova, nei legumi, nella carne e, in dosi minori, nel latte e nella frutta. La cottura degli alimenti ne riduce la biodisponibilità (anche del 50%).