Il pane è un prodotto semplice, che si ottiene dalla cottura in forno di una pasta lievitata realizzata con farina di frumento o di altro cereale, acqua, lievito e, spesso, sale. In base agli ingredienti si possono individuare due macrocategorie:
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il pane detto “comune” nel quale rientrano il pane integrale e tutti i pani realizzati con sfarinati di grano;
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il pane denominato “speciale” per il quale vi può essere sia l’utilizzo di farine di altri cereali o vegetali (es. segale, avena, farro, miglio, soia, patate) sia l’aggiunta di ulteriori ingredienti rispetto a quelli base (es. panini al latte o quelli arricchiti con olive, noci ecc.)
Il pane rappresenta una buona fonte di numerosi nutrienti oltre ad essere un alimento tipicamente energetico. I carboidrati sono i componenti più rappresentati e risulta relativamente elevato anche l’apporto proteico che, però, non fornisce tutti gli aminoacidi essenziali. La quota lipidica, solitamente, è alquanto ridotta ma, l’aggiunta di grassi in alcune tipologie di pane (es. pane all’olio) e nella maggioranza dei prodotti da forno, provoca un sensibile incremento del contenuto calorico dell’alimento. Non solo, a differenza di ciò che si potrebbe pensare, per quanto concerne il potere calorico, vi è una minima differenza fra pane integrale e pane bianco, mentre il contenuto in sali minerali, vitamine e fibra aumenta notevolmente passando da quello prodotto con farina raffinata a quello prodotto con farina integrale.
Carboidrati |
Fibra |
Proteine |
Grassi |
Energia (kcal/100g) |
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48,5 g |
6,5 g |
7,5 g |
1,3 g |
224 kcal |
|
66,9 g |
3,2 g |
8,6 g |
0,4 g |
289 kcal |
|
57,5 g |
3,7 g |
7,7 g |
5,8 g |
299 kcal |
|
80,1 g |
2,8 g |
9,4 g |
10,0 g |
428 kcal |
|
68,4 g |
3,5 g |
12,3 g |
13,9 g |
431 kcal |
Le carenze nutrizionali più rilevanti, date dallo scarso tenore in proteine nobili e nel rapporto non ideale tra calcio e fosforo, sono ridimensionate o addirittura annullate dalla consuetudine di accompagnare il pane con altri alimenti tipicamente proteici quali carne, pesce, legumi, formaggio, salumi e uova.
Tra i numerosi pregi del pane, si ricordano la facile digeribilità (la crosta, più cotta e ricca di destrine, risulta più digeribile della mollica), la disponibilità in forme, tipi e pezzature diverse, il costo limitato e la freschezza di un prodotto che viene preparato quotidianamente.
Concludendo, risulta Importante:
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Ribadire l’importanza del pane nella razione alimentare quotidiana in un periodo nel quale c’è la tendenza a ridurne il consumo e a sostituirlo con prodotti simili (grissini, crackers, fette biscottate ecc.) che spesso contengono grassi aggiunti e che apportano mediamente a parità di peso più calorie (es. 50 g di grissini corrispondono a 75 g di pane tipo 00).
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Informarsi sugli ingredienti che compongono il pane è fondamentale. Eventuali aggiunte di olio e/o strutto oltre ad aumentare le calorie, aumentano pure il quantitativo di grassi aggiunti. Invece coloro che per patologie particolari (es. ipertensione arteriosa, patologie renali) devono ridurre l’introito sodico possono ricorrere a tipologie di pane a ridotto contenuto salino, oltre a quello sciapo.
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Escludere il pane dall’alimentazione, anche per coloro che sono a dieta, è un gravissimo errore: la nostra alimentazione necessita che circa un 55% delle calorie giornaliere vengano introdotte attraverso carboidrati. Per cui Il pane, come la pasta, il riso e le patate (che rappresentano le principali fonti di carboidrati, alternative al pane), devono far parte dell’alimentazione quotidiana.
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Il pane, componente basilare della dieta mediterranea, va consumato tutti i giorni e all’interno di una razione alimentare giornaliera di circa 2000 kcal, una porzione di pane corrispondente a circa 50 g (circa una rosetta piccola o una fetta media di pane), può essere assunta 3-4 volte al giorno.
A cura di:
Dott.ssa Dietista Michela Castellani
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